CORSO PERRONE (GE) - E' lui, senza ombra di dubbio o possibilità di smentita, l'uomo del momento. Si chiama Pablo Menegatti (nella foto a sinistra, con tanto di panciotto, durante la cena-Scudetto di martedì sera, seduto al fianco dell'altro presidente Gasparo Gozzi e della bella Konstantina Papastathopoulos, sorella di Sokratis) ed è l'artefice principale della strepitosa vittoria tricolore dell'Atletico Lapa.
Per conoscerlo meglio e in attesa di intervistarlo, il puntuale Fantablog ha pensato di tracciarne un accurato identikit.
Pablo Menegatti (Genova, 10 gennaio 1965) è un avvocato, imprenditore, copresidente e comproprietario della società Atletico Lapa (iscritta alla Lega Fantacalcio borzolese-sestrese).
E' fratello di Alejandro, amministratore delegato di Fastweb S.p.A., azienda italiana di comunicazioni.
La giovinezza e l'istruzione
Nato nel popolare quartiere di Certosa e trasferitosi a Borzoli ancora in fasce, dopo un brevissimo ciclo scolastico (elementari e medie liquidate in tre anni), si iscrive al Liceo Scientifico "Enrico Fermi" di Genova Sampierdarena all’età di sei anni. Al termine di due mesi di studio matto e disperatissimo, nel giugno 1970 consegue la maturità con il massimo dei voti.
Nel settembre 1970 si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova. Lì, tra gli altri, fa la sua conoscenza con Gasparo Gozzi, che diventerà un suo grande amico e lo assisterà nell’avventura fantacalcistica con l'Atletico Lapa. Nel settembre 1972, all’età di sette anni e mezzo, si laurea con il massimo dei voti con una tesi dal titolo Quando alle domande indiscrete rispondo ‘Ma vaaaaaa’ significa che è successo qualcosa di alquanto piccante.
Iscritto all'Albo degli Avvocati grazie alla raccomandazione di Carlo Taormina, comincia la carriera forense nello studio Salsa&Merengue di Pegli Beach.
A.C. Nag e Atletico Lapa
Nell'estate del 2007 fonda la società fantacalcistica dell’A.C. Nag e ne diviene presidente. Al termine della stagione, il Nag conquista un discreto quinto posto ma ciò non basta per rinnovare l’impegno l’anno successivo.
Nell’estate del 2008, insieme con l'amico avvocato Gasparo Gozzi, fonda allora l'Atletico Lapa, altra società fantacalcistica, iscritta alla Lega Fantacalcio borzolese-sestrese e attuale detentrice dello Scudetto. Entrambi ricoprono la carica di presidente.
Hobby, tempo libero e curiosità
Comincia a giocare a calcio nel 1975, all'età di dieci anni. Inizia nell'U.S. Rivarolese, società con un passato glorioso ma caduta in disgrazia al suo arrivo. Dopo qualche mese con il numero uno (inizia da portiere per emulare le gesta dell'ex portiere delle giovanili Sampdoria Ivano Parodi) e 58 reti subite in dodici minuti contro l’Ozanam, capisce che il ruolo non fa per lui.
Inizia così la carriera da centrocampista offensivo, impreziosita dalla conquista del titolo di miglior Pablo Menegatti della storia (anche perché l’unico) e da articoli di primo piano su quotidiani del calibro del Corriere Mercantile (a firma di Anthony Megale) e settimanali come Minigol.
Nel 1984, a sorpresa, si trasferisce al Fegino dove ritrova l'Amico d’infanzia Stefan Fasalari. I due formano una formidabile coppia-gol, capace di portare la modesta società alle soglie della finale della Coppa del Sindaco-Sceriffo Gentilini. Nel 1988, deluso dal mancato inserimento nella lista dei 50 candidati alla vittoria del Pallone d'Oro abbandona l’attività agonistica.
Dal 2005 a tutt'oggi, impartisce ripetizioni di eugenetica e non solo a tre simpaticissimi novantenni borzolesi (Carmelina, D'Artagnan e Geppetto).
Nel tempo libero organizza tornei di tiro al turista (sport estremo ideato nel 1978 da Vittorio Emanuele di Savoia) insieme al fratello Alejandro. "E' un hobby che rende bene" ha dichiarato in un’intervista a La difesa della Razza.
E' fratello di Alejandro, amministratore delegato di Fastweb S.p.A., azienda italiana di comunicazioni.
La giovinezza e l'istruzione
Nato nel popolare quartiere di Certosa e trasferitosi a Borzoli ancora in fasce, dopo un brevissimo ciclo scolastico (elementari e medie liquidate in tre anni), si iscrive al Liceo Scientifico "Enrico Fermi" di Genova Sampierdarena all’età di sei anni. Al termine di due mesi di studio matto e disperatissimo, nel giugno 1970 consegue la maturità con il massimo dei voti.
Nel settembre 1970 si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova. Lì, tra gli altri, fa la sua conoscenza con Gasparo Gozzi, che diventerà un suo grande amico e lo assisterà nell’avventura fantacalcistica con l'Atletico Lapa. Nel settembre 1972, all’età di sette anni e mezzo, si laurea con il massimo dei voti con una tesi dal titolo Quando alle domande indiscrete rispondo ‘Ma vaaaaaa’ significa che è successo qualcosa di alquanto piccante.
Iscritto all'Albo degli Avvocati grazie alla raccomandazione di Carlo Taormina, comincia la carriera forense nello studio Salsa&Merengue di Pegli Beach.
A.C. Nag e Atletico Lapa
Nell'estate del 2007 fonda la società fantacalcistica dell’A.C. Nag e ne diviene presidente. Al termine della stagione, il Nag conquista un discreto quinto posto ma ciò non basta per rinnovare l’impegno l’anno successivo.
Nell’estate del 2008, insieme con l'amico avvocato Gasparo Gozzi, fonda allora l'Atletico Lapa, altra società fantacalcistica, iscritta alla Lega Fantacalcio borzolese-sestrese e attuale detentrice dello Scudetto. Entrambi ricoprono la carica di presidente.
Hobby, tempo libero e curiosità
Comincia a giocare a calcio nel 1975, all'età di dieci anni. Inizia nell'U.S. Rivarolese, società con un passato glorioso ma caduta in disgrazia al suo arrivo. Dopo qualche mese con il numero uno (inizia da portiere per emulare le gesta dell'ex portiere delle giovanili Sampdoria Ivano Parodi) e 58 reti subite in dodici minuti contro l’Ozanam, capisce che il ruolo non fa per lui.
Inizia così la carriera da centrocampista offensivo, impreziosita dalla conquista del titolo di miglior Pablo Menegatti della storia (anche perché l’unico) e da articoli di primo piano su quotidiani del calibro del Corriere Mercantile (a firma di Anthony Megale) e settimanali come Minigol.
Nel 1984, a sorpresa, si trasferisce al Fegino dove ritrova l'Amico d’infanzia Stefan Fasalari. I due formano una formidabile coppia-gol, capace di portare la modesta società alle soglie della finale della Coppa del Sindaco-Sceriffo Gentilini. Nel 1988, deluso dal mancato inserimento nella lista dei 50 candidati alla vittoria del Pallone d'Oro abbandona l’attività agonistica.
Dal 2005 a tutt'oggi, impartisce ripetizioni di eugenetica e non solo a tre simpaticissimi novantenni borzolesi (Carmelina, D'Artagnan e Geppetto).
Nel tempo libero organizza tornei di tiro al turista (sport estremo ideato nel 1978 da Vittorio Emanuele di Savoia) insieme al fratello Alejandro. "E' un hobby che rende bene" ha dichiarato in un’intervista a La difesa della Razza.
E' un fervente cattolico, membro di spicco dell'Opus Dei. Come è d'uso tra i membri numerari della prelatura, dorme quotidianamente su una dura tavola di legno, praticando la mortificazione corporale suggerita dallo stesso Opus Dei. Ogni lunedì pomeriggio - su suggerimento di Don Battista - indossa un cilicio sulla coscia mentre ogni giovedì sera pratica l'autoflagellazione con un frustino di corda chiamato tradizionalmente "disciplina".
All'età di ventitre anni ha partecipato alla trasmissione televisiva Colpo Grosso con Umberto Smaila, portando a casa la cifra record di 15 mila lire.
Corrado Minozzi
3 commenti:
Il Lapa è la mia famiglia, la mia casa.
Grazie Gozzinho, grazie tifosi,
A tutti Voi sportivi e sostenitori lapalissiani voglio aprire il mio cuore, la mia mente, oggi più che mai e raccontare l'emozione e i sentimenti che provo in un giorno così speciale.
Vorrei guardarvi negli occhi e stringervi in un abbraccio: siete stupendi!
Lo dissi un anno fa, al momento dell'iscrizione al campionato: questa squadra spaccherà i culi. E credo di non esserci andato molto lontano...
A voi tutti, a questo paese, a questa gente, a questa maglia, mi lega un rapporto che va oltre la professione e l'impegno. Ho gestito altre squadre prima, e ovunque mi sono trovato bene, ho avuto soddisfazioni, ho scritto pagine della mia storia. Ma mai come in questa stagione da Co-Presidente dell'Atletico Lapa.
Il mio sentimento mi dice innanzitutto di ringraziare il mio socio nonchè amico: grazie Presidente, grazie Gasparo, grazie alla famiglia Gozzi. Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile.
Grazie a Mister Josè Gozzinho con il quale, nonostante qualche dissapore, ho condiviso diverse troie.
E grazie ai giocatori, a iniziare dal Capitano Christian, ai Bombers Marco e Diego, e a tutti gli altri. Un gruppo fantastico, insieme hanno lottato, pianto, gioito e conquistato ciò che credo sia un traguardo storico per l'Atletico Lapa: lo SCUDETTO!
Grazie alla dirigenza motivata e competente, ai collaboratori tutti, agli uomini di spogliatoio di questa splendida realtà chiamata Lapa.
Grazie a tutti, tifose e tifosi, giovani e anziani, in una parola: lapalissiani! Voi che mi avete accolto come un amico, come uno di voi. Certi momenti di gioia ed emozione, l'affetto che ci avete sempre dimostrato, rimarranno nella mente dell'uomo Pablo, non solo del Presidente.
Voglio dirvi che anche per questo ho cercato di dare sempre il meglio di me, il massimo che potessi, in campo, nella vita e nelle risse di calciomercato. Ci hanno contestato, ci hanno detto "ladri".. solo paura: ci temevano e ora, tristi, ci guardano alzare lo scudetto. Per qualcuno non è la prima volta...
Il futuro della società non è ancora del tutto delineato. Io e Gozzi potremmo dividerci, ma se ci lasceremo, spero lo faremo con il sorriso, con un affetto sincero. Almeno questo è ciò che provo da parte mia. Spero sia così anche per lui e per voi. Lo faremo con la serenità di lasciare il Lapa dove merita e dove dovrà restare a lungo. Nella vita di un Imprenditore, ci sono momenti in cui prevale la ragione. Ma il cuore e il sentimento mi suggeriscono di dirvi ancora grazie popolo Lapalissiano, grazie Lapa, grazie Gasparo, grazie Josè.
Vi abbraccio tutti.
Il Vostro Presidente, Pablo.
Ho le lacrime agli occhi. Quasi quasi cambio squadra e divento tifoso del Lapa...
miiii che pompa...ho letto le prima dieci righe poi mi sono cadute le palle....
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