martedì 20 gennaio 2009

Lieto fine al Morfeus, Kabir Verardo: "Kakà resta". Lui: "Ho deciso col cuore"

FEGINO CITY (GE) - L'amore ha trionfato, anche stavolta. Come in tutte le più belle fiabe per bambini, anche in quella tra il Morfeus City e Kakà è stato il sentimento a vincere, ad elevarsi su tutto e ad avere la meglio. Sembrava che le strade dei rossoblù e dell'asso brasiliano dovessero presto dividersi; il passaggio alla Sestrese in cambio di 150 euro più il prestito di Leo Cotugno, storico speaker verdestellato, sembrava cosa fatta. Il presidente Kabir Verardo e il suo braccio destro Nonno Sergio vacillavano da ore di fronte a un'offerta simile e a nulla parevano servire le ripetute manifestazioni dei tifosi morfeusiani.
Nei giorni scorsi, i sostenitori del Morfeus si erano a più riprese mobilitati per scongiurare la cessione del calciatore più rappresentativo della loro squadra del cuore, contestando - anche in toni aspri - la dirigenza in occasione di City-Atletico Lapa di domenica (come dimostra la foto a sinistra) e ritrovandosi in cinque, ieri mattina, nei pressi dei giardini "Silvio Montecucco" per rendere pubblico il proprio disappunto nei confronti della stessa società.
Ancora ieri sera, nel bel mezzo di un'informale riunione tra presidenti a Villa Parodiskij, il magnate italo-indiano Verardo aveva ribadita la volontà di cedere alla Sestrese il numero 22, salvo poi ricredersi nel giro di qualche minuto e dichiarare in diretta tv a Superpippa Channel: "Kakà resta al Morfeus City. L’abbiamo lasciato libero di decidere, ci siamo messi nelle sue mani, non potevamo pensare che un ragazzo restasse qui controvoglia impedendogli di andare a guadagnare molto di più. Ma lui ha dato la preferenza al cuore e ha detto che preferisce restare al Morfeus e che non chiederà aumenti salariali nei prossimi anni".
Felice, Kabir ha poi continuato: "Sapevo che Ricky aveva una grande voglia di restare con noi e ha detto che i soldi della Sestrese non sono importanti. È un ragazzo super, veramente straordinario, e questo fa bene a tutti, è un esempio per chi crede nell'amicizia, nella bandiera, e che non vuole cambiare soltanto per i soldi. Evviva Kakà! Sono felice, mi dispiace solo per Leo Cotugno che ci avrebbe fatto comodo, ma mi sono tolto un gran peso dallo stomaco, abbiamo un grande calciatore e un grande uomo".
Apprese le parole del presidente, affacciatosi nella notte dalla finestra del suo appartamento di via Costa Verde, Kakà ha mostrato la sua maglietta del Morfeus e rilasciato a caldo alcune dichiarazioni. "Tutti i messaggi che mi arrivavano dicevano di scegliere con il cuore - ha ammesso il diretto interessato al fianco del padre Bosco Leite - e penso che alla fine questa scelta è stata così. Non si tratta assolutamente di una scelta economica. Papà, quanto mi darebbe il Lapa d'ingaggio?".
Franco Disordine
Fonte: il Ciornale

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Menegatti & Gozzi:
regalateci Kakà!!

Anonimo ha detto...

Il Morfeus può gioire ancora per poco. Kakà se ne andrà a febbraio e non è detto che sia Lapa...